Nato come variante della marsina maschile, sono trascorsi due secoli da quando il cappotto femminile fu presentato ufficialmente su una rivista di moda. Il primissimo esemplare di soprabito, creato esclusivamente per le donne, era concepito totalmente in seta e con una leggera imbottitura in pelliccia. Parola d’ordine: cappotti per proteggersi dalle temperature molto basse nelle fredde lande della Francia.
Dondup è riuscito a riadattare l’antica mantella impiegata per le corse equestri, a farle abbandonare i tagli classici della celebre redingotte, creando un capo unico nel suo genere e dall’inconfondibile caratteristica del taglio caban in doppiopetto.
Abbandonati i lampadari scintillanti delle corti francesi, fonte di ispirazione per la moda è divenuto il settore dell’aviazione, di grande ispirazione per l’eleganza dei capi. Lunghezze maxi per il cappotto doppiopetto che 5 Progress ha saputo riproporre in chiave moderna.
L’esperienza dello stilista Massimo Pepe ha fatto sì che dalle primissime capsule di capi in cui il vintage si lega al tema military, il brand sia arrivato a proporre cappotti dal sapore eternamente contemporaneo. Ha scelto lunghezze decisamente over anche la stilista Erika Cavallini per la collezione Autunno/Inverno 2020 dal tessuto primeggiante in lana vergine.
Cappotti che seguono le influenze stilistiche di altri paesi
Impronta decisamente orientale quella che Max Mara Weekend ha regalato attraverso lo stile proposto dalla famiglia Maramotti consolidato in questo 2020 attraverso la scelta di linee sobrie, legate con un file rouge allo stile Giapponese. Cintura in vita, maniche lunghe e dritte cadono leggere riprendendo dal kimono le linee pulite ed eleganti combinandole con i tessuti di lana e cashemere.
Tratti dalla rigorosa eleganza per i capispalla a vestaglia proposti da Forte_Forte, dominati da un lungo spacco sul retro e dall’assenza del collo o dalla trama in jacquard che fanno a gara nella stagione invernale con quelli romantici di Red Valentino, capi senza tempo dalle maniche arricciate o dal fiocco annodato all’altezza del collo.
Irresistibile il fascino del brand Harris Wharf London che nel 2009 si è affacciato al panorama della moda proprio con una linea basata sui cappotti. Un ponte che unisce l’Italia a Londra, dal quale stile i fratelli Acchiardi hanno colto ispirazione per il lancio della linea che in questa stagione si ripropone come carta vincente del look urban.
Un trionfo di eco pelliccia dalle line morbide per i capi proposti da Pinko che punta su linee geometriche sulle tonalità del verde scuro, che sapranno rendere gradevole anche la stagione più temuta dalle donne.
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