La perfezione l’ha sempre annoiata, ecco perché anche se si tratta di un dettaglio fuori posto Erika Cavallini riesce ad intravedervi comunque qualcosa di straordinario. E di quel particolare del tutto “inusuale”, la stilista ha fatto il punto di forza della sua maison. Nato nel 2009 il brand si è velocemente posizionato come know how nel settore del fashion, affermandosi con una collezione dal nome Semicouture.
Instancabile la designer, consapevole del suo talento, cominciò a farsi conoscere con un semplice passaparola. Nel 2002 mai avrebbe pensato di arrivare fin dove è giunta oggi. Dalla conoscenza porta a porta del suo brand, si passò all’investimento nel marchio da parte di un grande imprenditore carpigiano. Poco dopo, ecco che tutto diventa un sogno: successo, affermazione e la possibilità di calcare con le proprie creazioni la passerella di Parigi.
Collezioni che fanno battere il cuore
Costantemente alla ricerca di “ciò che le fa battere il cuore”, dalle vibrazioni nascono le sensazioni uniche che portano la stilista a dare forma ai battiti più intimi. Un elogio ai sentimenti più romantici, senza trascurare grinta e determinazione. L’ispirazione che l’ha portata fino a dare delle sembianze alla passione che fin da bambina accompagna la sua vita, le ha anche permesso di diventare una voce importante nel mondo del prêt-à-porter.
Lo stile comunica un’impronta precisa esaltando gli abiti in movimento grazie a linee asimmetriche ma fluide. In ogni sua collezione domina un tocco di romanticismo: abiti decostruiti e leggiadri come pepli, grandi camicie lunghe fino al ginocchio e capispalla over sono i must have del concept di Erika Cavallini. Volumi indomabili ed ampi, sintomo di una creativitá che non riesce ad essere contenuta nei contorni. Errori volontari, cercati un pò per gioco, fanno parte di creazioni che respirano un’aria di innovazione che diventa ideale per l’internazionalizzazione del brand.
L’autenticità di un look Made in Italy
Parola d’ordine per il marchio di proprietà di Abraham Industries: “Made in Italy”. Dalla scelta della materia prima sino alla cura dei dettagli, Erika Cavallini si è fatta forza di quel bagaglio culturale appreso fin da piccola nell’azienda della mamma. Infatti, è proprio nella maglieria di famiglia che coltiva l’arte del saper scegliere i tessuti più adatti per ciascun capo. Così dalla passione per il vintage, parte la creatività della designer contraddistinta da un’eleganza retro. Un trionfo di blu e di colori fluo, a cui la stilista si è mostrata tanto affezionata da riproporlo nel corso degli anni mixato in molteplici look.
Unicità ed originalità sono i tratti che differenziano la maison, così come quei colori vivi e carichi che donano personalità agli abiti. Secondo la visione della stilista tutto diventa moda: un film di Michelangelo Antonioni o persino un’opera di Salvador Dalì. Per Erika Cavallini l’arte è un linguaggio primordiale che esprime emozioni a cui è raro sottrarsi. Il settore del fashion vibra intorno al mondo quotidiano e la donna ne è protagonista. Reinventandosi secondo una bellezza imperfetta, la figura femminile trae origine dalla moda del passato ma volge lo sguardo verso orizzonti inesplorati dominati da esperimenti con la macchina da cucire in continua evoluzione.
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