Siamo nel 1951: a Reggio Emilia Achille Maramotti fonda Confezioni Maramotti, che conosceremo ben presto con il nome di Max Mara. Il successo di questa azienda fashion, in grado di introdurre processi industriali innovativi pur restando fedele alla grande storia della sartoria italiana, le ha permesso di diventare una casa di moda imponente.

L’azienda negli anni si espande e nel 1957 cambia nome in Max Mara. Il primo termine è un superlativo mentre Mara è l’abbreviazione del cognome del fondatore, Maramotti.

Pezzo must del marchio Max Mara è il cappotto maschile in veste femminile che, ancora oggi, resta un grande classico ed è il capo di abbigliamento più richiesto del brand.

Nei decenni successivi Max Mara instaura varie collaborazioni con alcuni importanti stilisti internazionali, tra cui Karl Lagerfeld, Jean-Charles de Castelbajac, Narciso Rodriguez e Proenza Schouler.

Importanti anche le collaborazioni con alcuni grandi esponenti della fotografia, tra cui Richard Avedon Steven Meisel e Mario Sorrenti.

Nel 1981 Max Mara firma, grazie al talento della stilista francese Anne-Marie Beretta, i suoi cappotti più famosi: Ludmilla, Manuela, Teddy Bear e 101801. Quest’ultimo è indubbiamente il best seller dell’azienda, ancora oggi super richiesto.

Il successo è tanto che nel 1983 Max Mara esordisce alla Milano Fashion week presentando la sua prima collezione prêt-à-porter.

Intanto l’azienda inizia a creare una serie di brand alternativi per rispondere alle esigenze di tutte le donne, sia in fatto di stile che di tasche.

Sportmax è stato fondato nel 1969 con uno stile pop rock, mentre nel 1975 è la volta di iBlues. L’anno successivo è la volta di Marella e poi ancora di Pennyblack. Nel 1980 nasce Marina Rinaldi e nell’83 Weekend Max Mara.

Due anni dopo nascono Persona e Max & Co e verso la fine degli anni ’90, nel 1998, nascono anche ‘S Max Mara, Sportmax Code e Eyewear Max Mara.

Tante le iniziative del grande gruppo di moda emiliano che hanno caratterizzato da oltre 70 anni il mondo del fashion internazionale. Dai progetti speciali alla fondazione di NM Magazine fino alla creazione della Pasticcino Bag, protagonista sulle passerelle di Shanghai.

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